“Non dico Gesù per non guastar l’Incanto”
esclamò Cristina Regina di Svezia con “conceputa meraviglia” ammirata dalla bellezza del luogo durante la sua visita “con grandioso seguito e con apparato di Feste e Fuochi artificiali” al Palazzo di Caprarola il 18 Settembre 1655.
Erano trascorsi 66 anni dalla morte del cardinale Alessandro Farnese e il Palazzo, con i suoi giardini, era teatro di un nuovo modo di interpretare la fuga dalla città. Il locus amoenus dall’ideale classico e rinascimentale a cui la Villa e i suoi giardini si ispiravano si trasformava in una perfetta scenografia da ammirare con “conceputa meraviglia” nel più puro spirito barocco.
Il rifugio immerso nella Natura, lontano dalle occupazioni quotidiane e prosaiche dove l’Uomo pubblico ritrova una dimensione privata, uno spazio per la riflessione, l’immaginazione e l’emozione, ora offre spunti di stupore proposti a volte con una ricchezza di apparati forse lontani dalla visione originaria del cardinale Alessandro.
Il concerto della “Vertuosa Compagnia de’ Musici di Roma” vuole cercare di coniugare questi due aspetti di cui il Palazzo Farnese riesce ancora ad essere cornice: quello riservato e misterioso del locus amoenus e quello tutto teso alla meraviglia della festa barocca, da raggiungere percorrendo
il Giardino e il Boschetto: il cammino iniziatico dal buio verso la pienezza delle percezioni.